venerdì 14 giugno 2013

Scuola, tutti i rischi dell'Asp

Manifestazione contro l'Asp
Sembra tutto deciso, in estate la Giunta delibererà la trasformazione di tutte le scuole dell’infanzia bolognesi in Azienda di Servizi alla Persona. Così ha detto il Sindaco di Bologna in una iniziativa al cinema Nosadella, Bologna anticipa sempre le «soluzioni nazionali».


Nella civile Bologna con un governo di centro-sinistra, a settembre, attraverso una semplice delibera di Giunta, senza nemmeno il coinvolgimento del Consiglio Comunale, tutte la scuole dell’infanzia saranno governate da un’Azienda di servizi alla persona, con proprio Consiglio di amministrazione, misto Comune-Fondazione Carisbo, di cui non si conosce nemmeno il bilancio, con facoltà di subappaltare parte dei servizi, assolutamente priva di una struttura in grado di gestire l’insieme delle scuole, con un groviglio indescrivibile di competenze fra Comune, Quartieri e Asp, con insegnanti, di ruolo e precari, che svolgeranno la stessa funzione nella stessa scuola con contratti di lavoro diversi, contravvenendo al sacrosanto diritto di avere uguale salario per uguale lavoro.

La scuola dell’infanzia è parte integrante del sistema di istruzione e formazione del nostro Paese, collocata nel segmento 3-14 anni per il quale sono appena state varate nuove indicazioni nazionali, che definiscono in un continuum la formazione dalla prima infanzia al termine della scuola media.

La cosa più sconcertante, comunque, è la miope contingenza che guida questo mutazione, che non ha uguali in nessun altro Comune. Si vuole aggirare in un sol colpo la normativa europea e patto di stabilità con la promessa di assunzioni. Ma si tratta di una bufala: nessuna maestra sarà assunta nel 2013-14, mentre perderà tutti i diritti acquisiti!

Ci auguriamo che questa città che ama ancora le sue scuole si ribelli a tale prospettiva, così come ha fatto con il referendum del 26 maggio.

La battaglia è solo agli inizi, anche il comitato Articolo 33 sta mobilitado il proprio popolo per manifestare accanto alle maestre. I referendari hanno infatti scritto "agli attivisti e ai simpatizzanti del comitato" per invitarli a partecipare alle manifestazioni 'no Asp' previste il 6 e 10 giugno.

I Comunisti Italiani appoggiano e sostiengono la lotta delle maestre e dei genitori contro il passaggio della gestione delle scuole comunali d'infanzia ad un'azienda per i servizi alla persona che è cosa ben diversa da un ente pubblico come il comune o lo stato".

Partito dei Comunisti Italiani
Federazione di Bologna

pdcibologna@gmail.com

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